Le gravine della provincia di Taranto

Le gravine della provincia di Taranto

Le gravine della provincia di Taranto

In Puglia, precisamente in provincia di Taranto, si trovano le gravine, incisioni erosive profonde anche più di 100 metri, molto simili ai Canyon, scavate dalle acque meteoriche nella roccia calcarea. In questo articolo troverai le città dove puoi visitare le gravine del golfo di Taranto. Un’altra caratteristica delle gravine, che puoi trovare diverse piantagioni di piante e fiori, più e meno conosciute, grotte, affreschi e dipinti.

Ginosa

La gravina che si trova a Ginosa si estende per oltre dieci kilometri, scavata nella roccia. All’interno si trova il villaggio rupestre il casale e il rione rivolta. Questa gravina è molto conosciuta perché vengono girati spesso documentari e film cinematografici.

Laterza

La Gravina di Laterza, è profonda più di duecento metri ed è lunga dodici km, viene definito il canyon più bello  Qui si possono trovare diversi animali dai gufi ai falchi. A ridosso della gravina ci sono delle chiese rupestri altrettanto belle da visitare.

Castellaneta

Qui troviamo la gravina grande che si estende per più di 10 kilometri ed è molto ripida e rocciosa. La si può ammirare da alcune zone nel centro storico come il Palazzo Baronale o andando in piazza Marconi.Altre gravine sono: la gravina del porto, la gravina di coriglione, la gravina di santo Stefano, le gravine di Montecamplo. Una curiosità è che puoi fare una passeggiata percorrendo una strada che collega Castellaneta a Palagianello attraversando la gravina.

Mottola

A Mottola troviamo la gravina e villaggio rupestre Petruscio a pochi km fuori la città lunga circa 4 kilometri. Ci sono diverse grotte scavate nella roccia ma anche chiese rupestre e graffiti.

Palagianello

Palagianello è una piccola città che merita di essere visitata. Qui troviamo la gravina che può essere vista attraverso un percorso situato dietro il Castello Stella Caracciolo.Se sei amante della bici, o delle lunghe passeggiate puoi farti un una passeggiata attraverso la gravina che da Palagianello porta a Castellaneta, dove prima c’era un tratto ferroviario

Massafra

A Massafra si trovano 3 diverse gravine. La principale è la gravina della madonna della scala, dove scendo le scale più di 125 gradini oltre ad ammirare la gravina, puoi anche vedere il santuario omonimo, poi c’è la gravina di san marco che divide il borgo in due la parte vecchia e quella nuova, questa gravina si può ammirare dal lungovalle Niccolò andria o dal ponte che conduce in piazza Garibaldi. Scendendo in gravina, puoi ammirare il villaggio di santa marina dove nel periodo di natale viene organizzato il presepe vivente. E infine troviamo la gravina di santa Caterina.

6 commenti

  1. Non conosco bene la Puglia, nonostante mia madre sia di Foggia. La zona di tarano so essere molto bella, avevo diversi amici all’università che stavano là e mi hanno fatto tanti racconti della loro terra d’origine. Dalle tue fotografie sembra un paese sospeso nel cielo, veramente d’impatto!

  2. Conosco abbastanza bene questa zona, visto che mia sorella ha una casa a Castellaneta Marina e ci passo parte delle mie vacanze tutti gli anni. Però di queste gravine non avevo mai sentito parlare; la prossima estate andrò senza dubbio a visitarle!

  3. La Puglia mi stupisce sempre, pensavo di averla visitata bene ed invece scopro ogni giorno luoghi interessanti come questi. Grazie per tutte queste informazioni!

  4. Sono stata in Puglia in diverse occasioni, ma mai in provincia di Taranto. Non conoscevo dunque le gravine. Oltre al mare, alla gastronomia e ai paesini meravigliosi di questa terra, si aggiungono alla lista anche i canyon, che sicuramente meritano una visita.

  5. Che luoghi affascinanti! Mi ricorda un po’ la zona di Matera, che del resto non è molto lontana.
    Sono stata in Puglia un paio di volte ma da Taranto eravamo passati troppo velocemente e mi ero persa questa bellissima zona!

  6. Non conoscevo le gravine, in Puglia – lo ammetto a malincuore e a mio difetto – sono stata solo a Lecce (stupenda!) e nella zona di Ostuni. Interessante e da annotare il tuo itinerario, fuori dai soliti schemi in chiave esclusivamente “marinara”!

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